L’esercito israeliano si è per ora ritirato da Jenin, lasciando morte e distruzione. Almeno 12 le vittime, di cui 5 bambini, 3000 i profughi, case distrutte, rete idrica ed elettrica pesantemente danneggiate. Non è neanche un atto di guerra, è terrorismo.
In Italia e in Europa si condanna l’attentato a Tel Aviv ma si tace quando il governo israeliano e il suo esercito, colpiscono una popolazione sottoposta ad un regime di apartheid, di occupazione illegale, attuata con il sostegno dei coloni ultraortodossi che si accaparrano l’acqua e le terre migliori.
Nessuna parola di condanna, da parte delle istituzioni italiane, rispetto al vile attacco a Jenin. Ci si trincera dietro Hamas per giustificare ogni violazione dei diritti umani. Si dimentica che tutte le risoluzioni dell’ONU sulla Palestina, non sono mai state applicate.
Un tempo, durante la “Prima Repubblica”, l’Italia aveva una politica nel Mediterraneo che aiutava i processi di pace; da anni, soprattutto per responsabilità del Pd, la maggioranza delle forze presenti in parlamento, hanno abbandonato ogni forma di sostegno alla causa palestinese.
Oggi il governo Meloni, come tutta la destra mondiale, è schierata con Benjamin Netanyahu e la sua compagine composta da forze dichiaratamente fasciste.
Del resto, sono coerenti con la propria storia, dalla parte di chi opprime, colonialista e fondato sul suprematismo bianco, dalla parte dell’occidente, degli Usa e della NATO a cui obbediscono da sempre.
L’Unione Europea che tanto si prodiga ad armare e ad alimentare il conflitto in Ucraina in nome del rispetto del diritto internazionale, ha totalmente rimosso l’esistenza di un eguale diritto rispetto al popolo palestinese. Quando un diritto vale solo per alcuni, diviene privilegio.
Unione Popolare, le forze, gli uomini e le donne che la compongono hanno, fra i propri punti fondamentali di condivisione, la solidarietà col popolo palestinese e con chi, nella società israeliana, ha il coraggio di battersi per la fine dell’occupazione illegale dei territori, auspicando un processo di pace e di giustizia, fondato sulla convivenza.
Domani, 7 luglio, a Roma in Piazza Esquilino, a partire dalle 18.00, la comunità palestinese di Roma e Lazio terrà un presidio a cui invita le forze pacifiste, chiedendo di sventolare con loro anche la bandiera palestinese. Unione Popolare aderisce e partecipa.
Coordinamento Unione Popolare