Unione Popolare: “nuovo Memorandum anti-migranti. Da, Minniti a Meloni, con l’aiuto di Von der Leyen

L’incontro di ieri in Tunisia con il presidente/dittatore tunisino Saied, e quello che si terrà a Roma, domenica prossima, confermano l’ennesima cinica operazione ai danni di chi fugge verso l’Europa. Così come con la Libia, ma questa volta con l’appoggio esplicito della Commissaria Europea Ursula Van der Leyen e del primo ministro olandese Mark Rutte, come testimone, è stato stipulato un terzo Memorandum Of Understanding (MOU), con la Tunisia. Come accadde nel 2017, allora in Italia governava il centro sinistra con Gentiloni e la firma venne apposta dal Ministro Marco Minniti, si è scelta la carta del memorandum, una sorta di lettera di intenti, per impedire che se ne discuta persino in Parlamento, come dovrebbe avvenire per gli accordi internazionali. L’Italia mette a disposizione da subito 150 milioni di euro per fermare le partenze dalla Tunisia e per favorire i rimpatri nel paese nordafricano. L’obiettivo ambizioso è quello di poter far divenire la Tunisia una base, fuori dall’Europa, in cui chi arriva, soprattutto dai Paesi Sub Sahariani, presenti domanda d’asilo invece di imbarcarsi. Questo mentre il dittatore Saied, che ha di fatto defraudato il parlamento da ogni potere, infiamma di razzismo il proprio popolo contro chi arriva da sud, utilizzando persino l’allarme della sostituzione etnica. Da mesi, migliaia di uomini, donne e bambini che arrivano da altri paesi africani, vengono respinti nelle zone desertiche di Libia e Algeria, da tempo si registrano violenze diffuse contro chi transita nel Paese. Saied è intanto alle prese con le richieste inaccettabili del FMI, disponibile ad erogare un prestito ad un Paese che crolla, solo in cambio di riforme che ne distruggono i residui di welfare. E l’UE si accoda precisando che è disponibile a fornire ulteriori 900 mln di euro, solo se la Tunisia accetterà le misure capestro del Fondo Monetario Internazionale. Il Paese è una polveriera e l’UE, Italia in testa, vogliono farlo passare per “porto sicuro”, in cui deportare chi è di troppo. Per Unione Popolare sono inaccettabili tanto il neocolonialismo occidentale quanto la ferocia della dittatura di Saied. Siamo con il popolo tunisino e con le tante e i tanti che fra loro lottano per liberarsi del presidente senza voler accettare di fare il lavoro sporco per l’UE

Coordinamento Unione Popolare